In Italia si usa la Cannabis Medica dal 2006

L'uso della cannabis e dei suoi derivati a scopo terapeutico è autorizzato in Italia per diverse condizioni. Dal 2006, i medici possono prescrivere preparazioni magistrali a base di Dronabinol o di sostanze attive vegetali provenienti dalla cannabis, ottenute da infiorescenze di cannabis coltivate legalmente e autorizzate da un organismo nazionale. Queste preparazioni possono essere assunte sotto forma di decotto o per inalazione tramite vaporizzatore.

Dal 2013, i neurologi possono anche prescrivere un prodotto registrato chiamato Sativex, che contiene una miscela di estratti di cannabis, cannabidiolo (CBD) e delta-9-tetraidrocannabinolo (THC). Il Sativex è autorizzato in Italia per ridurre gli spasmi dolorosi nella sclerosi multipla ed è considerato un medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, disponibile solo presso centri ospedalieri o specialisti neurologi.

 

Produzione di cannabis terapeutica in casa

Fino al 2016, le preparazioni magistrali a base di cannabis erano importate in Italia solo da prodotti commercializzati dall'Office of Medicinal cannabis nei Paesi Bassi. Tuttavia, dal 2016 l'Italia ha avviato una produzione nazionale di cannabis per uso medico presso lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze (SCFM), garantendo un accesso sicuro e a costi adeguati a queste terapie.

 

Quale principio attivo della pianta di cannabis si usa?

CBDecco le patologie che si possono trattare:

 

  1. Epilessia: Il CBD è stato studiato come trattamento aggiuntivo per alcune forme di epilessia refrattaria, come la sindrome di Dravet e la sindrome di Lennox-Gastaut. In effetti, nel 2018, la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha approvato un farmaco a base di CBD chiamato Epidiolex per il trattamento di queste due condizioni.

  2. Ansia: Alcuni studi preliminari suggeriscono che il CBD potrebbe avere effetti ansiolitici. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno il suo meccanismo d'azione e la sua efficacia nella gestione dell'ansia.

  3. Disturbi del sonno: Il CBD potrebbe avere un potenziale impatto sulla qualità del sonno e sulla gestione dell'insonnia. Tuttavia, anche in questo caso, sono necessarie ulteriori ricerche per determinarne l'efficacia e l'appropriatezza come trattamento.

  4. Infiammazione e dolore cronico: Alcune prove preliminari suggeriscono che il CBD potrebbe avere proprietà antinfiammatorie e analgesiche. Ci sono studi in corso per valutare l'efficacia del CBD nella gestione del dolore cronico e di condizioni infiammatorie come l'artrite.

 




THCecco alcune condizioni che si possono trattare:

  1. Nausea e vomito indotti dalla chemioterapia: Il THC è stato utilizzato per alleviare la nausea e il vomito associati alla chemioterapia nel trattamento del cancro. Alcuni farmaci contenenti THC (come il dronabinolo o il nabilone) sono stati approvati per questo scopo.

  2. Riduzione dell'anoressia e del dimagrimento nell'HIV/AIDS: Il THC può essere utilizzato per stimolare l'appetito e contrastare la perdita di peso associata all'HIV/AIDS.

  3. Sclerosi multipla (SM): Alcuni pazienti affetti da SM potrebbero trarre beneficio dall'uso del THC per alleviare i sintomi come la spasticità muscolare e il dolore.

  4. Glaucoma: Il THC può ridurre temporaneamente la pressione intraoculare, ma gli effetti sono di breve durata e non rappresenta una terapia di prima scelta per il glaucoma.

  5. Dolore cronico: In alcuni casi di dolore cronico, il THC può essere utilizzato come parte di un regime di gestione del dolore.

 

Ceppi di cannabis utilizzati per uso medico e terapeutico:

  1. Sativa: Le varietà di cannabis Sativa sono spesso utilizzate per scopi terapeutici. Queste piante tendono ad avere un profilo di cannabinoidi con un alto contenuto di THC, che può avere effetti stimolanti ed energizzanti. Alcuni esempi includono "Sour Diesel", "Jack Herer" e "Durban Poison".

  2. Indica: Le varietà di cannabis Indica sono spesso preferite per il loro potenziale effetto rilassante e sedativo. Queste piante tendono ad avere un profilo di cannabinoidi con un alto contenuto di CBD. Alcuni esempi includono "Northern Lights", "Granddaddy Purple" e "Blueberry".